Cassazione Civile, 28 maggio 2024, n. 14836, Pres. De Chiara, Rel. Campese (ordinanza)

Contatti bancari – estinzione anticipata – Lexitor – rimborso costi up-front – supremazia tutela comunitaria

“Afferma la Corte di Giustizia nella sentenza Lexitor che l’effettività del diritto del consumatore alla riduzione del costo totale del credito risulterebbe sminuita qualora la riduzione del credito potesse limitarsi alla presa in considerazione dei soli costi presentati dal soggetto concedente il credito come dipendenti dalla durata del contratto, dato che i costi e la loro ripartizione sono determinati unilateralmente dalla banca; inoltre, limitare la possibilità di riduzione del costo totale del credito ai soli costi espressamente correlati alla durata del contratto comporterebbe il rischio che il consumatore si veda imporre pagamenti non ricorrenti più elevati al momento della conclusione del contratto di credito.

2.6.1. Detta interpretazione è certamente estensibile alla direttiva 87 /102/CEE, che richiama il concetto più ampio di “equa riduzione del costo complessivo del credito”, ma soprattutto alla direttiva 90/88/CE, che introduce il concetto del costo totale del credito, comprendendovi “tutti i costi del credito, compresi gli interessi e le altre spese che il consumatore deve pagare per il finanziamento”. 

2. 7. Nella misura in cui il Tribunale di Napoli non si è uniformato ai suddetti principi di diritto, costantemente affermati dalla giurisprudenza interna ed eurounitaria, negando al che aveva estinto anticipatamente il finanziamento, il diritto alla riduzione del costo complessivo del credito sul presupposto che quelle richieste in restituzione erano spese up front (a suo dire non rimborsabili) piuttosto che recurring (invece rimborsabili), la sentenza impugnata non può essere confermata.”

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